PROTEZIONE DEL PATRIMONIO
La casa in cui viviamo non è solo un bene materiale da lasciare ai nostri figli, è soprattutto il luogo in cui ci sentiamo al sicuro, insieme ai nostri affetti più cari.
Al momento dell’acquisto l’abbiamo scelta fra tante e l’abbiamo sentita subito nostra. L’abbiamo arredata
con cura e ogni tanto aggiungiamo qualcosa per sentirla ancora pià nostra.
Perderla non sarebbe solo una grande perdita economica, sarebbe soprattutto perdere un pezzo importante di sé, della propria vita e di ciò che ci lega alla nostra famiglia e alle nostre radici.
Per finanziarci con un mutuo, la banca ci ha obbligato ad assicurarla contro incendio e scoppio, ma in questi
anni ci stiamo rendendo conto che potremmo perderla anche a causa di un terremoto o di un’alluvione.
Hai mai provato ad immaginare cosa vorrebbe dire per te se, oltre a non avere più la tua casa a causa di un
terremoto o di un’alluvione, tu dovessi anche continuare a pagare il mutuo con cui l’hai acquistata?
Immagino di no, altrimenti, oltre ad assicurarla per incendio e scoppio, ti saresti preoccupato di assicurarla
anche contro il terremoto e tutti gli altri rischi catastrofali che possono mettere a serio rischio la
solidità della tua casa e la sua stessa esistenza.
RISCHIO LONGEVITÀ
L’allungamento della vita, la perdita della propria autosufficienza, il cambiamento della struttura
familiare, sono tutti eventi strettamente legati alle vicende del patrimonio personale.
Una percentuale sempre più grande di persone si troverà a dover utilizzare il proprio patrimonio in una
avanzata fase della propria vita, con il rischio di sopravvivere ad esso se non avrà lavorato in anticipo sul concetto di patrimonio sostenibile, ovvero patrimonio in grado di affrontare il rischio longevità.
E tu cosa stai facendo per garantirti un patrimonio sostenibile? Parliamo insieme di come puoi costruirlo
con le assicurazioni.
INFORTUNI DOMESTICI
Hai mai riflettuto su quanto sia elevato il rischio di farsi male all’interno della propria casa e nei luoghi in cui siamo soliti svagarci, mentre facciamo le azioni di tutti i giorni?
Secondo una ricerca del 2012 fatta da INAIL, ogni anno in Europa gli incidenti in casa e nei luoghi di svago
causano circa 32.000.000 di interventi ospedalieri e circa 110.000 decessi. Il tasso di mortalità è tre volte
superiore a quello dovuto agli incidenti stradali. Negli Stati Uniti d’America, circa il 40% degli infortuni negli
ambienti di vita accade in casa. In Inghilterra ed in Galles annualmente, gli infortuni domestici causano
circa 3.500 decessi e oltre 300.000 interventi medici del Pronto Soccorso ad adulti con età superiore ai 65
anni. In letteratura è, inoltre, nota l’associazione tra la quantità di tempo trascorsa in casa ed il rischio di
infortunio. Le persone maggiormente esposte sono, infatti, le casalinghe, i bambini (con età non superiore
ai 14 anni) e gli anziani (con età superiore ai 65 anni), rafforzando l’impatto sociale del fenomeno sulla
popolazione.
In Italia, secondo l’Indagine Multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” condotta dall’Istituto
nazionale di Statistica, nel 2017, nei 3 mesi precedenti l’intervista, 807 mila persone (pari al 13,4 per 1.000
della popolazione) hanno avuto un incidente nella propria abitazione. Su questa base si può stimare che,
nell’arco di 12 mesi, il fenomeno abbia coinvolto 3 milioni e 228 mila persone circa, cioè 54 individui ogni
1.000. Più coinvolte sono le donne (circa il 64% di tutti gli incidenti), con un quoziente di infortuni del 16,8 per
1.000 (gli uomini hanno un quoziente di infortuni del 9,8 per 1.000). La percentuale più alta di donne
coinvolte è, sicuramente, spiegata sia dalla maggiore permanenza fra le mura domestiche, sia da un più
frequente contatto con oggetti, utensili ed elettrodomestici che possono essere all’origine di un infortunio (taglio, ustione etc.).